L’Habitat in cui viviamo

Nella profondità degli albori della Storia l’uomo nasce nomade e migra in rapporto alla necessità della ricerca di cibo. L’evoluzione lo porta a diventare più stanziale e a cercare un habitat, che lo ponesse al riparo dalle intemperie e dai cambiamenti climatici. Cominciarono, così, ad imparare molte cose per la ricerca di un luogo geologicamente sicuro e che non fosse malsano, dove costruire le prime abitazioni. Questa era la motivazione per cui utilizzavano un gregge al fine di valutare se un’area era valida per un insediamento urbanistico o meno. I cinesi avevano già messo per iscritto questa regola nel 2700 a.C. (Limardo). I romani utilizzavano la stessa tecnica, facendo pascolare le pecore nel luogo prescelto per circa 1 mese, dopo le uccidevano e ne analizzavano il fegato. Se era ingrossato o presentava chiazze giallastre il luogo veniva abbandonato perché ritenuto malsano.

Tanti studi hanno dimostrato che ci sono fattori di origine naturale che provocano perturbazione energetica. Mentre le radiazioni cosmiche sono filtrate dall’atmosfera e dalla stratosfera, non esiste un filtrato naturale delle radiazioni telluriche: esse hanno la caratteristica di penetrare senza impedimento attraverso qualsiasi materiale.

In fisica il termine “radiazione” viene utilizzato per indicare un insieme di fenomeni caratterizzato dal trasferimento di energia da un punto all’altro dello spazio: ciò significa che la quantità di energia che viene perduta dalla sorgente si ritrova nel luogo dove si è avuto l’assorbimento della radiazione emessa. La radioattività si esprime attraverso un’emissione di radiazioni corpuscolari ed elettromagnetiche.

Si distinguono: le radiazioni alfa che sono particelle costituite da due protoni e da due neutroni, non creano danno al nostro organismo a meno che non penetrino per inalazione. In questo caso per la loro elevata capacità di ionizzare possono arrecare molti danni. Le radiazioni beta che sono costituite da elettroni. La loro piccola carica li rende maggiormente penetranti. Le radiazioni gamma sono molto penetranti e attraversano facilmente il corpo, possono essere fermate solo da lastre di piombo.

Se l’energia della radiazione incidente sulla materia è sufficiente a ionizzarne gli atomi, la radiazione si chiama ionizzante. La ionizzazione consiste nell’allontanamento degli elettroni dall’orbita esterna degli atomi colpiti dalle radiazioni, con conseguente formazione di ioni, cioè di particelle elettricamente cariche.

Se la radiazione ionizzante investe un tessuto biologico lo può danneggiare in modo irreversibile, agendo sul DNA e impedendo a questo di riprodursi in modo corretto.

Una fonte di radiazioni ionizzanti deriva dall’instabilità atomica e in particolare è costituita da tutti gli elementi che hanno numero atomico Z uguale o superiore a 84, ovvero a partire dal polonio della scala periodica degli elementi. Accanto a questo anche il gas radon ha un interesse notevole per gli studiosi a causa degli effetti nocivi che ha sulla salute.

Anche le correnti d’acqua sotterranee sono dotate (Lotz) di proprietà elettrochimiche e provocano, strofinando con il terreno sottostante, correnti elettriche misurate in millivolt e il cui potenziale elettrico va a influenzare l’irraggiamento dell’energia radiante naturale. Se è ulteriormente malsana per la presenza di pozzi di scarico o fogne  aumenta notevolmente la patogenicità dell’irraggiamento.

Le faglie sono spaccature del terreno o lesioni o corrispondono all’incontro tra terreni di natura diversa e con caratteristiche di conducibilità molto differente come per esempio nell’incontro fra argilla e sabbia asciutta. L’aumento di irraggiamento di tipo gamma (Alexandre, Williams, Lorenz)  è provocato dal deposito di minerali radioattivi (stronzio, selenio…), seguito dal passaggio di acqua sotterranea sul fondo di certe faglie, dette “umide”.

Il gas radon radioattivo deriva dal decadimento dell’uranio e del torio presenti nel terreno e si trova in materiali come tufo, granito, cemento, sabbia. Il gas radon si concentra nei piani bassi delle abitazioni e il suo assorbimento dipende dalla porosità dei materiali, da passaggi tecnici, da ricambi d’aria. Il danno organico che provoca è una degenerazione cellulare del polmone. Il gas radon decade chimicamente ulteriomente e si trasforma in polonio 210, che è in grado di raggiungere i piani alti. L’Organizzazione Mondiale della Sanita’ le ha ritenute energie del sottosuolo molto pericolose (Limardo) affermando “a certe concentrazioni sono in grado di fare impazzire le cellule rendendole cancerogene”.

Fu il dott. Hartmann nel 1948 a studiare degli incroci tellurici patogeni mediante l’utilizzo di topi. Attraverso una strumentazione biofisica aveva individuato che il nostro pianeta presenta delle maglie orientate in direzione nord- sud di forma generalmente rettangolare (2,5 mt est-ovest e 2 mt nord-sud) con uno spessore di circa 21 cm di maglia. I topi posti in questi incroci cercavano di rifugiarsi vicino la zona neutra per quanto possibile. Alla morte l’autopsia ha dimostrato la presenza di tumori e una modificazione del ph del sangue. Oggi con i geopotenziometri si dimostra che la componente più pericolosa di questi incroci è rappresentata dalle radiazioni gamma. E’ importante conoscere questi elementi, perché diventa fondamentale sulla base di queste conoscenze  geofisiche ad esempio evitare di sistemare il letto in corrispondenza di tali perturbazioni, perché durante il sonno il nostro corpo rimane esposto in modo inerte per circa 8 ore consecutive, per cui resta sottoposto all’influenza delle radiazioni gamma che influiscono non solo a livello tiroideo, ma anche a livello cardiaco. Oggi è possibile individuare queste radiazioni oltre al fatto che esistono schermature biomediche riconosciute che aiutano a gestire tali problemi.

Esistono anche i “i nodi e le bande “ di Curry, che consistono in un reticolo un po’ più grande rispetto a quello di Hartmann  e si presenta di forma quadrata. Nei punti di incrocio di queste bande i ricercatori hanno individuato la presenza di radiazioni gamma ionizzante composte da trizio, cadmio e palladio.

L’argomento è molto vasto! Oggi ho solo voluto introdurre un tema di estremo interesse: la DOMUS e il benessere del nostro corpo e della nostra mente sono conoscenze che non ci appartengono più. Vi darò indicazioni più pratiche sulle radiazioni che si accumulano in cucina, camera da letto, ufficio e come procedere per eventuali bonifiche o per operare scelte ab initio per il nostro benessere psicofisico.

                                            Giacoma Cultrera

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