L’autoregolazione dell’apprendimento

Alcuni scienziati che sostengono la teoria aspettativa-valore (Atkinson, 1957; Feather, 1982) tendono a ritenere che il comportamento umano sia una funzione strettamente congiunta alle aspettative delle persone, secondo le quali un determinato comportamento condurrà a certi risultati. Allo stesso modo se un risultato scolastico è considerato irraggiungibile dagli studenti non sono motivati a conseguirlo.

Fortemente connesso al costrutto di “autoefficacia” vi è quello di “percezione della propria competenza”. Questo accade perché il senso di efficacia e la percezione di competenza sono legati con le convinzioni di capacità personali.

Per essere motivati a riuscire gli studenti devono essere convinti a) che certi mezzi siano efficaci  b) di essere in possesso di tali mezzi  c) di essere in grado di controllare i risultati desiderati. Se gli studenti ritengono di non possedere le capacità necessarie al fine di potere padroneggiare le richieste scolastiche tenderanno a evitarle anche se i risultati potrebbero essere raggiungibili.

L’autoefficacia, essendo riferita alla propria capacità di concatenare azioni in modo adeguato al fine di raggiungere livelli di prestazioni prefissati, è un giudizio molto legato al concetto di sé. Questo dopotutto comprende reazioni suscitate dalla percezione del Sé ed è riferito a tutte le forme di conoscenza del sé oltre agli atteggiamenti valutativi.

I soggetti attivi hanno un atteggiamento psicologico che li porta ad utilizzare in modo efficace le proprie capacità autoregolatorie; anche se va detto che possederle non significa necessariamente essere in grado di metterle in pratica con perseverazione innanzi a difficoltà e stressors (Zimmerman et al., 1990).

Avere delle buone capacità di autoefficacia e di pianificazione comporta il perseguimento di target precisi:

Stabilire gli obiettivi: le convinzioni che le persone hanno in merito alle proprie capacità influenzano la scelta degli obiettivi che fanno e l’impegno che vi ripongono. Questo naturalmente richiede la capacità di utilizzare una varietà di strategie di apprendimento autoregolato.

L’autovalutazione: l’abilità nel formulare concetti e nell’esprimerli adeguatamente in forma scritta contribuisce al raggiungimento del target. Tecniche di autodisciplina per favorire l’attività di scrittura e l’insegnamento di strategie di scrittura e di autoistruzione verbale aumentano il senso di autoefficacia e migliorano l’organizzazione dell’espressione scritta. Queste prove di apprendimento vengono effettuate per mettere alla prova le capacità autoregolatorie del soggetto.

L’automonitoraggio non è solo una verifica meccanica del proprio comportamento, ma piuttosto un processo selettivo in cui le convinzioni riferite al Sé influenzano il genere di aspetti della propria prestazione a cui viene dedicata la maggiore attenzione, il modo in cui essi sono percepiti e la modalità secondo cui l’informazione sulla prestazione viene organizzata (Bandura, 1986). I soggetti dotati sono attenti nel monitorare il tempo dedicato allo studio, sono più perseveranti, meno inclini a rigettare ipotesi corrette senza riflettere e più abili nel risolvere problemi teorici rispetto ad altri studenti.

La pianificazione e la gestione del tempo: elemento lampante e assodato è che la gestione efficace del proprio tempo dedicato allo studio contribuisce considerevolmente all’apprendimento scolastico.

L’uso di strategie: le convinzioni di efficacia influenzano il funzionamento umano attraverso processi motivazionali, fondati sulla definizione delle aspettative e del risultato; cognitivi che includono gli scenari di fallimento o successo che le persone si prospettano e l’utilizzo di strategie per le richieste ambientali; e infine affettivi e di scelta.

Nell’apprendimento è utile predisporre delle opportunità per fare pratica guidata con feedback informativi su come e quando utilizzare le strategie cognitive nella soluzione dei problemi. Una strutturazione attenta delle attività, degli incentivi e delle sfide individuali assicura una motivazione tale da portare al coinvolgimento personale e a un miglioramento individuale continuo.

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